Ci siamo occupati dell'attenzione che il Consiglio Comunale ha dedicato all'istruzione a Modena nel periodo degli anni 1924-25. Consultando le delibere, abbiamo potuto vedere che il Consiglio Comunale si è occupato anche della nostra scuola: il Fermo Corni. 

Una delibera del 1924 stabiliva che dovessero essere effettuati lavori di adattamento dei locali di questo istituto, stanziando la somma nei limiti di £ 60.000, mentre una delibera del 1925, prevedeva che il Consiglio Comunale stanziasse la somma di £ 50.000 per l'ampliamento delle officine e autorizzasse il pagamento di £ 15.000 per le spese di macchinari delle nuove officine. In questo periodo, l'economia della Provincia di Modena era essenzialmente agricola e non tutta la Provincia di Modena aveva le condizioni più favorevoli allo sviluppo dell'attività industriale; quasi tutta la metà della Provincia era occupata dalla zona montana che costituiva un ambiente scarsamente produttivo, mentre la pianura aveva terreni da poco strappati alla palude. Oltre al lavoro dei campi, la popolazione di Modena, specialmente dopo la Grande Guerra, si dava con fervore all'industria, la quale occupava allora circa 25.000 operai. 

Industria che, per lo più si innestava sul tronco dell'agricoltura, per cui aumentavano caseifici, cantine sociali, fabbriche di macchine agricole come trattori, aratri, seminatrici, erpici, ecc. Quindi, con lo sviluppo industriale, si resero necessarie persone qualificate che potessero operare nelle industrie modenesi. La Regia Scuola Tecnica Professionale "Fermo Corni" prese parte a questo sviluppo formando corsi per aggiustatori meccanici, fabbri, saldatori, fonditori, disegnatori meccanici, elettricisti e tornitori. La scuola era frequentata da più di 900 alunni, ma ogni anno doveva respingere più di 200 domande, per questo il Consiglio Comunale si occupò del problema e decise di stanziare dei soldi per l'ampliamento e la ristrutturazione di questo istituto.