Storia del Consiglio
24 luglio 1802
Bollettino delle Leggi della Repubblica italiana, 24 luglio 1802.
cittadini eletti in Consiglio Comunale sono 40 "capi di famiglia", venti di loro devono essere proprietari terrieri e gli altri possono essere non possidenti "che però abbiano nella Comune qualche stabilimento di commercio, o d'industria, o esercitino qualche scienza, od arte ancorchè meccanica", però tutti iscritti al registro civico del Comune. Il Consiglio si rinnova per quote uguali ogni anno e completamente entro 5 anni, i membri in carica non sono rieleggibili se non dopo una assenza di 2 anni. Non possono diventare membri del Consiglio i pupilli, i minori, le donne, i possidenti "fuori del territorio" della Repubblica, i debitori del comune, quelli che hanno liti aperte. I Consigli Comunali si svolgono in luogo pubblico e sono programmati 15 giorni prima della seduta; si comunica la loro convocazione con il suono della campana. Di solito le sedute avvengono 2 volte all'anno, la prima verso gennaio-febbraio e la seconda settembre-ottobre, ma il Consiglio può riunirsi su invito del Prefetto e del Vice Prefetto. Nella prima riunione si delibera su fatti accaduti nell'anno precedente, nella seconda si nominano i membri del Consiglio Comunale e si rinominano e confermano gli amministratori, si verificano le spese, si nominano i contabili sui redditi dell'anno corrente. Gli altri affari che interessano il Comune possono essere discussi in entrambe le sedute, le spese del Comune sono sostenute dalle rendite ordinarie e da una tassa personale al massimo di tre lire e mezza solo per gli abitanti maschi. Lo scrutinio segreto viene fatto collegialmente e legittimamente ne viene trasmessa una copia al Prefetto per avere l'approvazione.