PUMS
Piano urbano della mobilità sostenibile

Il PUMS, Piano urbano della mobilità sostenibile approvato dal Comune di Modena dopo un percorso partecipato e di analisi, è un piano strategico della mobilità sviluppato in sinergia con il PUG, Piano urbanistico generale, con l’intento di avviare una nuova fase di pianificazione urbana incentrata su sostenibilità, qualità urbana e dello spazio pubblico, contenimento del consumo di suolo, governo della domanda di mobilità e coordinamento delle politiche di sviluppo.
Il PUMS ha l'obiettivo di migliorare la qualità dell’ambiente, la vivibilità della città e aumentare la sicurezza stradale, favorendo il passaggio dall’uso generalizzato dell’auto privata alla mobilità dolce, ciclabile e pedonale, e valorizzando lo spazio pubblico e della strada come spazio condiviso e non più conteso tra auto, pedoni, ciclisti e trasporto pubblico. Con l’intento, entro il 2030, di trasferire dall’auto alla bici almeno l’8 per cento degli spostamenti quotidiani, così da raggiungere un quinto della cosiddetta quota modale bici, ottenendo un risparmio di anidride carbonica che potrà arrivare fino a 8 mila tonnellate all’anno.
Linee strategiche
attraverso lo sviluppo dei percorsi ciclabili e l’estensione delle Zone a traffico limitato e di quelle pedonali, oltre all’aumento delle “zone 30”, fino ad arrivare, in prospettiva, a fare di Modena una “città 30”.
Interventi sulla rete ciclabile: approfondisci
puntando soprattutto su una revisione completa delle linee e sullo sviluppo dell’intermodalità auto/bus/treno/bici, potenziando i parcheggi scambiatori e le linee ferroviarie locali.
con nuove infrastrutture che puntano a portare la mobilità veicolare privata sugli anelli esterni alla città riducendo fortemente il traffico automobilistico di attraversamento e quello a corto e cortissimo raggio.
incentivando l’interscambio modale attraverso la realizzazione di grandi parcheggi gratuiti nelle aree adiacenti alla viabilità primaria, la creazione di un servizio di trasporto pubblico ad alta frequenza, la realizzazione di postazioni di bike sharing e depositi protetti.
con la diffusione di piani di spostamento casa-lavoro che riducano l’utilizzo del mezzo privato, la promozione della mobilità sostenibile nelle scuole, gli incentivi per ridurre il numero delle auto aumentando allo stesso tempo i veicoli elettrici, ibridi e meno inquinanti.
come strumenti per la transizione verso un nuovo modello di mobilità urbana.
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