Il Comune di Modena, con Delibera di Giunta n. 185 del 16 aprile 2024, ha approvato l’aggiornamento del "Piano d’Azione dell’agglomerato di Modena", ai sensi del Decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 194. L’orizzonte temporale per il raggiungimento degli obiettivi è fissato al 2027.

Il Decreto legislativo 194/2005 “Attuazione della Direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione ed alla gestione del rumore ambientale” prevede l’obbligo da parte degli enti gestori degli assi stradali e ferroviari principali, degli aeroporti principali e degli agglomerati urbani con più di 100.000 abitanti, con tempistiche differenti, di elaborare il Piano d'Azione per l’abbattimento del rumore ambientale in recepimento alla Direttiva Europea 2002/49/CE.

La Regione, così come previsto dalla normativa, ha provveduto all’individuazione degli agglomerati con più di 100.000 abitanti, identificando il territorio del Comune di Modena nell’agglomerato di Modena.

Il Piano d’Azione dell'agglomerato di Modena è stato elaborato tenendo conto dei livelli sonori ottenuti dalla Mappa Acustica Strategica, del superamento dei limiti e dal numero di persone esposte a tali livelli. Il Piano comprende anche quattro zone silenziose, delimitate secondo i criteri fissati con Decreto Ministeriale del Ministero della Transizione Ecologica n.16 del 24/03/2022, ovvero delle aree accessibili al pubblico connotate da una buona qualità acustica da preservare.

Le zone silenziose sono state individuate all’interno del Parco della Resistenza, della Rete Natura 2000 Cassa di espansione del fiume Panaro, della Riserva naturale orientata Cassa di espansione del Fiume Secchia e nel Cimitero Monumentale San Cataldo.

L’obiettivo generale del Piano d’Azione è ridurre gli effetti nocivi dell’esposizione della popolazione al rumore ambientale e preservare le zone silenziose.

La sorgente sonora prevalente nell’agglomerato di Modena è costituita dal traffico veicolare, il perseguimento degli obiettivi strategici del Piano d’Azione è quindi coordinato con le strategie del Piano della Mobilità Sostenibile, PUMS, che ha tra i principali obiettivi favorire l’uso dei modi di trasporto a minor impatto ambientale e sociale, riducendo la dipendenza dall’uso dell’auto, ottimizzando e integrando le infrastrutture e i servizi alla mobilità.