Artificial Intelligence (AI)
L’Intelligenza Artificiale intesa come l’insieme delle tecnologie che consentono agli elaboratori di apprendere, imparare e prendere decisioni (dal Machine Learning al Natural Language Processing) trova numerosi ambiti di applicazione nella smart city del presente e del futuro.
Il Comune di Modena ha avviato una prima sperimentazione di applicazione dell’AI alla smart mobility e all’automotive, in collaborazione con l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e alcuni partner pubblici e privati, attraverso i progetti europei dei programmi Horizon 2020 e CEF Telecom. All’interno del laboratorio urbano della Modena Automotive Smart Area, le reti neurali, opportunamente addestrate, sono state programmate e installate in elaboratori “edge”, ovvero in server a bordo strada dotati di potenti schede GPU. Tali sistemi raccolgono in tempo reale le informazioni trasmesse dalla sensoristica IoT dell’area, le interpretano e le scambiano con la data room cittadina e con le auto connesse all’infrastruttura automotive. Analoghi sistemi sono installati anche a bordo di alcune auto “connesse”, sulle quali sono stati installati sensori e sistemi di elaborazione che rappresentano veri e propri sensori mobili in grado di interagire con l’infrastruttura tecnologica cittadina, con gli obiettivi di aumentare i livelli di sicurezza stradale (safety), di fornire servizi ai cittadini e alla città stessa quali, ad esempio, lo smart parking, il monitoraggio dei flussi di traffico, lo stato delle strade.
In occasione dell’emergenza Covid-19 il Comune di Modena ha sperimentato soluzioni di intelligenza artificiale applicate al distanziamento sociale, sempre in collaborazione con i centri di ricerca dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, nell’ambito dei progetti “Inter Homines” (in collaborazione con il laboratorio di ricerca Aimagelab) ed “Open Air” (in collaborazione con il laboratorio di ricerca HiPertLab). Gli innovativi sistemi sfruttano l’Intelligenza Artificiale per analizzare le immagini e verificare geometricamente che le persone non superino le distanze interpersonali, monitorando in tempo reale le aree dove le persone sono libere di muoversi, per verificare se si creano situazioni di rischio. Se questo accade immediatamente scatta un allarme e una voce richiama al rispetto delle distanze interpersonali previste. Le tecnologie introdotte dal progetto “Inter-Homines” rappresentano una misura aggiuntiva per garantire l’accesso in sicurezza del pubblico e degli operatori. Gli ingressi sono regolati in rapporto alla dimensione degli spazi, così come le distanze dagli sportelli e delle persone in coda. Il sistema è stato installato nei locali dell’URP di Piazza Grande e all’esterno dell’Anagrafe di Modena.
Il Comune di Modena ha collaborato alla realizzazione del progetto “OpenAir”, che ha ricevuto un finanziamento dalla Regione Emilia-Romagna e che prevede l’estensione dell’infrastruttura tecnologica sviluppata all’interno del laboratorio urbano del Modena Automotive Smart Area (MASA) e utilizzata per finalità di monitoraggio del distanziamento sociale in ambiti pubblici (ad esempio nelle piazze e nelle vie più frequentate), settando opportune soglie di allarme in base alle metriche rilevate (distanze tra pedoni o biciclette, densità di persone, tempo di permanenza a distanze ravvicinate, ecc.). È stato implementato un sistema di intelligenza artificiale per il distanziamento sociale in spazi aperti a supporto della Polizia municipale, per il trasporto pubblico ma anche per il calcolo in tempo reale delle distanze interpersonali e del livello dinamico del rischio di contagio in luoghi pubblici e di lavoro.