referendum_18_04_1993-2

Referendum abrogativo - 18, 19 aprile 1993

 

 

QUESITO 2: STUPEFACENTI E SOSTANZE PSICOTROPE
ESITO: Quorum raggiunto
COLORE SCHEDA: Arancio
PROMOTORI: Partito Radicale

 

 

Risultati referendum   MODENA Voti Ass. Perc.
Elettori 150.738 -
Votanti 135.335 89,8
SI 74.553 56,8
NO 56.696 43,2
Totale voti validi 131.249 -
Schede bianche 2.666 2,0
Schede nulle 1.420 1,0

 

 

Risultati referendum  ITALIA Assoluti Perc.
Elettori 47.946.896 -
Votanti 36.911.398 77,0
SI 19.255.915 55,4
NO 15.529.815 44,6
Totale voti validi 34.785.730 -
Schede bianche 1.315.445 3,6
Schede nulle 810.223 2,2

 

 

 

 

NOTA

L' 18 e 19 Aprile 1993 si svolsero in Italia n. 8 referendum abrogativi promossi da Partiti, Comitati e alcune regioni italiane.

Il secondo quesito, chiedeva l'abrogazione delle pene per la detenzione ad uso personale di droghe e delle norme che limitavano la libertà del medico.

Il quesito sulla scheda:
"Volete voi, che siano abrogati l'art. 2, comma 1, lettera e), punto 4 (i limiti e le modalità di impiego dei farmaci sostitutivi); l'art. 72, comma 1 (È vietato l'uso personale di sostanze stupefacenti o psicotrope di cui alle tabelle I, II, III e IV, previste dall'art. 14. È altresì vietato qualunque impiego di sostanze stupefacenti o psicotrope non autorizzato secondo le norme del presente testo unico);  l'art. 72, comma 2, limitatamente alle parole: "di cui al comma 1"; l'art. 73, comma 1, limitatamente alle parole: "e 76"; l'art. 75, comma 1, limitatamente alle parole: "in dose non superiore a quella media giornaliera, determinata in base ai criteri indicati al comma 1 dell'art. 78"; l'art. 75, comma 12, limitatamente alle parole: "rendendolo edotto delle conseguenze cui può andare incontro. Se l'interessato non si presenta innanzi al prefetto, o dichiara di rifiutare il programma ovvero nuovamente lo interrompe senza giustificato motivo, il prefetto ne riferisce al procuratore della Repubblica presso la pretura o al procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, trasmettendo gli atti ai fini dell'applicazione delle misure di cui all'art. 76. Allo stesso modo procede quando siano commessi per la terza volta i fatti di cui ai commi 1 e 2 del presente articolo."; l'art. 75, comma 13, limitatamente alle parole: "e nell'art. 76"; l'art. 76; l'art. 78, comma 1, limitatamente alle lettere b) (le metodiche per quantificare l'assunzione abituale nelle ventiquattro ore) e c) (i limiti quantitativi massimi di principio attivo per le dosi medie giornaliere); l'art. 80, comma 5 (Le sanzioni previste dall'art. 76 sono aumentate nella misura stabilita dal presente articolo quando ricorrono le circostanze ivi previste, eccettuata quella indicata dal comma 2); l'art. 120, comma 5 (In ogni caso, salvo quanto previsto al comma 6, e dopo aver informato l'interessato del proprio diritto all'anonimato secondo quanto previsto dai commi 3 e 6, essi debbono inoltrare al predetto servizio una scheda sanitaria contenente le generalità dell'interessato, la professione, il grado di istruzione, i dati anamnestici e diagnostici e i risultati degli accertamenti delle terapie praticate.); l'art. 121, comma 1 (L'esercente la professione medica che visita o assiste persona che fa uso personale di sostanze stupefacenti o psicotrope deve farne segnalazione al servizio pubblico per le tossicodipendenze competente per territorio. La segnalazione avviene fermo restando l'obbligo dell'anonimato) del d.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, "testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossico-dipendenza"?.

la consultazione referendaria raggiunse il quorum, ed ebbe esito positivo.