Obiettivo generale del progetto è la riqualificazione sociale, edilizia ed urbanistica dell'area nota come “Zona Tempio”, posta in continuità con il comparto “R-NORD” già oggetto dell'omonimo Contratto di Quartiere II in corso di attuazione, situato immediatamente al di là della ferrovia, attraverso la completa rifunzionalizzazione dell'edificio delle Ex Poste  in via dell’Abate, collocato immediatamente di fronte a sud dei binari, nell’area di stazione, rimasto vuoto dopo il trasferimento degli uffici. Tale area è stata caratterizzata complessivamente da una condizione di degrado sociale ed in termini di sicurezza urbana, al punto da essere già oggetto di una pluralità di azioni e politiche specifiche già messe in atto da parte del comune di Modena.


Gli interventi verranno realizzati all’interno del “Programma Integrato di Promozione per Edilizia Residenziale Sociale e di Riqualificazione Urbana” (PIPERS), cofinanziato dalla RER come meglio specificato in seguito. Lo stesso programma prevede altresì un intervento residenziale per la locazione a canone sostenibile nel complesso R-NORD.

L’edificio postale fu realizzato alla metà del ‘900, quale recapito di stazione per l’arrivo e la distribuzione della corrispondenza. L’immobile ha una superficie lorda complessiva di circa 2.500 mq, articolata su tre livelli: interrato (400 mq), piano terra (1.400 mq) e primo piano (700 mq).  L’attuale stato di conservazione del fabbricato, sufficiente per la parte strutturale, è assai compromesso sia dal punto di vista edilizio, che impiantistico, al punto da richiedere un radicale intervento di manutenzione straordinaria ai fini del riutilizzo dello stesso.


L’edificio si colloca al centro della “Zona Tempio”, come già detto, oggetto di un più complessivo progetto di riqualificazione da parte del comune di Modena in continuità con quello del complesso R-Nord, con particolare riferimento al tema della sicurezza urbana. Le sue caratteristiche e la sua posizione ne fanno, infatti, uno dei possibili snodi centrali di tale progetto, anche rispetto agli altri significativi interventi di recupero in corso nell’area, sia privati (ex-manifattura tabacchi, ex-acciaierie) che pubblici (museo casa Ferrari, restyling della stazione).

L’affaccio diretto sull’area di stazione, la contiguità con l’area del dopolavoro FF.SS. (nella quale è previsto il potenziamento dell’attività di ristorazione), con la presenza della sala cinematografica 7B, con il parcheggio custodito dell’ex-Opel, nonché il relativo isolamento dal contesto residenziale, ne fanno la sede privilegiata per la localizzazione di un importante polo ricreativo-culturale e di servizio, pubblico-privato, rivolto in particolare alle fasce giovanili, che oggi soffrono la carenza nella città di strutture adeguate a loro dedicate.


L’ipotesi complessiva assunta nel Programma, anche confrontandosi con il mercato, è quella di costruire un polo integrato di attività innovative tra loro complementari, legate alla cultura ed al tempo libero (loisir), in grado di attirare un’utenza non solo locale. Obiettivo principale dell’operazione, infatti, è quello della riappropriazione da parte dei cittadini di spazi oggi degradati, attraverso una rifrequentazione della zona, diversificata per tipologia ed orari su tutto l’arco della giornata, a favore della sicurezza urbana.


Il progetto prevede l’inserimento di attività artistiche, musicali, di comunicazione/informazione e formative, anche attraverso la presenza di spazi laboratoriali aperti alla cittadinanza.

Le funzioni di carattere pubblico sono integrate con la previsione di attività private legate al tempo libero, in grado di supportarle sia dal punto di vista funzionale che economico-finanziario, in un progetto gestionale unitario, quali ristorazione qualificata, centro benessere, libreria, etc.

In particolare il progetto di ristrutturazione e riuso dell’edificio prevede:

  • al piano terra uno spazio di circa 200 mq per funzioni pubbliche quali internet point, ufficio mediazione dei conflitti, punto informativo, etc., uno spazio museale ed espositivo di circa 350 mq, un’area di circa 850 mq, distribuita da una galleria interna, per usi legati al tempo libero ed al loisir (ristorazione, centro benessere, libreria dedicata, etc.);
  • al primo piano un ulteriore spazio di circa 280 mq destinato ad una ristorazione qualificata e uno spazio per attività laboratoriali artistiche e musicali, di circa 300 mq, sul fronte dei binari, separate tra loro da un terrazzo utilizzabile per attività all’aperto e da un ampia sala per esibizioni e concerti, in quanto priva di pilastri intermedi, di circa 120 mq;
  • al piano interrato, per circa 300 mq, sono collocati gli spazi tecnici, i magazzini, il deposito cicli, etc., oltre a delle sale-prova per gruppi musicali della superficie di circa 100 mq.

L’intervento di recupero sarà caratterizzato da un punto di vista edilizio da una particolare attenzione alla sostenibilità energetica ed alla bioedilizia (isolamento dell’involucro, energia fotovoltaica e pannelli solari, recupero acque piovane, etc.).