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L’interrogazione sugli affitti brevi, presentata dal consigliere Martino Abrate (Avs), alla quale ha risposto il sindaco Massimo Mezzetti, è stata trasformata in interpellanza su richiesta di Giovanni Silingardi (M5s) che aprendo il dibattito ha affermato che per affrontare questo fenomeno occorre avere come priorità le politiche abitative “e la risposta data all’interrogazione segue questo orientamento”. Per il consigliere, infatti, “occorre un grande piano in questo ambito, per cui sono necessarie risorse”. Silingardi ha anche sottolineato la necessità di potenziare le attività di controllo sulle attività di affitto e l’introduzione di misure interdittive, ricordando che in altri Paesi esiste una limitazione di affitti di breve durata a una percentuale annua, “ma in Italia serve una normativa che manca”.

Maria Grazia Modena (Modena per Modena) ha espresso “appoggio” all’interrogazione, ricordando come soprattutto in centro storico ci siano diverse attività di affitto non dichiarate, che causano “sommerso” e “omertà”. Per questo motivo, la consigliera ha chiesto di valutare l’apertura di un canale di comunicazione, per esempio sui social, “che permetta ai cittadini, nel rispetto della loro privacy, di comunicare situazioni critiche di cui sono a conoscenza”.

Per Alberto Bignardi (Pd) la linea adottata dall’Amministrazione comunale “rappresenta un esempio virtuoso di governance urbana, capace di coniugare il rispetto per la libera iniziativa economica con la responsabilità di preservare l’identità e la qualità della vita cittadina”. Per il consigliere, infatti, “con un monitoraggio attento, una regolamentazione efficace e un dialogo aperto con la comunità e gli operatori del settore, Modena potrà continuare a crescere come modello di sviluppo sostenibile, tutelando al contempo le esigenze di residenti, lavoratori e turisti”.

Per Avs, Laura Ferrari ha argomentato che, rispetto a un fenomeno “che causa l’aumento vertiginoso dei canoni di locazione, mettendo in difficoltà le persone meno abbienti”, deve “rincuorare” l’attività dell’Amministrazione comunale “che tenta di ripristinare un equilibrio nel mercato degli affitti”. Secondo la consigliera occorre insistere su una strada che possa “incentivare i proprietari a tornare nel mercato tradizionale degli affitti, facendo ricorso anche all’Agenzia casa che rappresenta, in questo ambito, un aspetto virtuoso”. Martino Abrate si è detto soddisfatto della risposta del sindaco, chiarendo che “l’istanza voleva essere da stimolo per portare alla luce una tematica sottostimata al livello generale”. Per il consigliere bisogna continuare a insistere affinché “la città sia sempre più abitabile anche grazia a un piano casa che consenta di affrontare l’emergenza abitativa insieme a tutti i soggetti coinvolti”. Anche Abrate ha sottolineato l’importanza di rimettere al centro l’Agenzia casa (“Capace di fare sintesi tra domanda e offerta”): “La sensazione, infatti, è che sia poco conosciuta”.

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Ultimo aggiornamento: 28-03-2025, 10:03