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Il Museo Civico di Modena propone un pomeriggio di musica e storia che conduce nel cuore dei salotti ottocenteschi, in un viaggio capace di restituire l’atmosfera elegante, intima e sorprendentemente moderna di un’epoca in cui la chitarra diventa protagonista. Domenica 14 dicembre, alle 16, è il Maestro Francesco Taranto a tenere il concerto “Arie, capricci e ghiribizzi”, un appuntamento che unisce l’esecuzione su strumenti storici alla presentazione, a cura del liutaio e collezionista Lorenzo Frignani, di una selezione di chitarre preziose e rare, testimonianza diretta di un'evoluzione tecnica e culturale che segna profondamente il XIX secolo. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.
L'evento nasce all’interno della collaborazione con l'associazione culturale La Chitarra e si inserisce nel percorso di ampliamento del Museo Civico, che sta rinnovando e arricchendo in modo significativo le proprie raccolte dedicate alla liuteria storica. Il dialogo con Lorenzo Frignani, uno dei più autorevoli studiosi e collezionisti italiani, consente di valorizzare un patrimonio unico: una serie di strumenti che mostra, in modo concreto e visivo, la trasformazione della chitarra dal modello cinque corde doppie a quello, più moderno, a sei corde singole, un passaggio che definisce il suo nuovo ruolo espressivo e apre la strada a repertori e tecniche radicalmente innovativi.
È in questo contesto che il concerto del Maestro Taranto prende forma. La scaletta – che accosta Molino, Giuliani, Paganini e Legnani – è pensata come un racconto coerente della stagione in cui la chitarra, da semplice accompagnatrice di voci e melodie, si emancipava per diventare voce solista, interprete sensibile e virtuosistica di un linguaggio musicale in trasformazione. Le variazioni brillanti di Giuliani, gli affetti stilizzati di Molino, le invenzioni sorprendenti dei Ghiribizzi di Paganini e i capricci di Legnani evocano un mondo fatto di raffinatezza, sperimentazione e gusto per la sorpresa, in linea con la cultura dei salotti ottocenteschi, luoghi dove si intrecciavano mondanità e ricerca artistica.
Taranto, che suona su chitarra storica, restituisce questa tradizione con competenza e una profondità interpretativa che nasce da oltre quarant’anni di attività concertistica in Italia e all’estero. Il suo percorso attraversa palcoscenici prestigiosi come Carnegie Hall, la Juilliard School e festival internazionali dedicati alla chitarra; s'intreccia con un’intensa attività di ricerca, revisione filologica ed edizione di opere dimenticate; contribuisce allo sviluppo della didattica con incarichi nei principali conservatori italiani; si arricchisce di collaborazioni con compositori contemporanei e di premi che riconoscono una vita dedicata all’arte dello strumento.
Accanto alla musica, la presentazione di Lorenzo Frignani amplia la prospettiva e restituisce al pubblico un tassello del più ampio progetto che il Museo Civico sta portando avanti. Le chitarre della sua collezione, dalle scuole emiliano-romagnola, piemontese, ligure, toscana, laziale e napoletana, offrono un panorama affascinante della creatività e della perizia costruttiva italiana dell’Ottocento. È proprio da questa varietà di stili e di soluzioni tecniche che nasce quella “guitaromania” che esplode nei salotti europei, testimoniata anche dalle celebri stampe tratte dall’opera di Charles de Marescot: una moda culturale che porta la chitarra a diventare simbolo di eleganza, sensibilità e spirito moderno.
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Ultimo aggiornamento: 12-12-2025, 12:12