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Un viaggio lungo millenni, attraverso acque che hanno unito e diviso popoli, culture, speranze e paure. È quello che propone l’incontro in programma venerdì 12 dicembre alle 18, alla Tenda di Modena, nuovo appuntamento del ciclo dedicato agli autori a cura dell’associazione culturale L’Asino che vola. Ospite della serata è il giornalista e autore Luca Misculin, che presenta “Mare Aperto. Storia umana del Mediterraneo centrale” (Einaudi), in dialogo con l’ex parlamentare Giuditta Pini.

Il libro di Misculin – un saggio-reportage brillante, colto e insieme accessibile – attraversa il Canale di Sicilia come fosse una lente d’ingrandimento capace di illuminare l’intero Mediterraneo. Quel quadrato di mare tra Sicilia, Malta, Tunisia e Libia, apparentemente periferico, diventa così la scena principale di una narrazione profondamente umana: dagli scambi di ossidiana del Neolitico agli imperi dell’antichità, dalle civiltà dell’età del bronzo ai pirati, dai flussi migratori del passato alle rotte contemporanee segnate da speranza e tragedia.

Misculin compone un vero “carotaggio storico”, restituendo una stratificazione di popoli, uomini e miti che affiora con forza nel presente. Lo fa percorrendo isole come Pantelleria, Linosa e soprattutto Lampedusa, raccontando il Mediterraneo di oggi: le sue basi militari abbandonate, le piattaforme petrolifere che punteggiano il Canale, le rotte dei cavi sottomarini che portano Internet da una costa all’altra, gli uccelli migratori che attraversano il mare come tracce viventi di un istinto antico. E, naturalmente, gli esseri umani che continuano a muoversi, da nord verso sud e da sud verso nord, spinti dal desiderio o dalla necessità di ridisegnare la propria vita.

Il testo alterna passato e presente con un ritmo che rispecchia la natura stessa del mare: fluida, inafferrabile, continuamente in movimento. Così dalle vicende dei coloni italiani inviati dal fascismo in Libia si passa alle attuali traversate dei migranti, dal lavoro delle Marine Militari alle operazioni delle Ong, dalle contraddizioni geopolitiche alle storie minute delle comunità del Mediterraneo più remoto. Il Canale di Sicilia emerge come una zona calda non soltanto per ragioni politiche o migratorie, ma perché luogo in cui l’umanità si osserva allo specchio da migliaia di anni.

“Mare Aperto” è un libro che racconta il mare come territorio di incontro e di conflitto, di ricchezza e vulnerabilità, di connessioni profonde che resistono al tempo. È anche un’occasione per guardare al Mediterraneo centrale con occhi nuovi, scoprendone la complessità e la bellezza severa, e riconoscendo il ruolo cruciale che queste acque continuano ad avere nella storia europea e africana.

Luca Misculin, al Post dal 2013, è una delle voci giornalistiche più attente ai temi delle migrazioni, dell’Europa e delle narrazioni del nostro passato più lontano. Ha curato podcast di grande successo come “La nave”, “La fine del mondo” e “L’invasione”, e ogni sabato conduce l’edizione weekend di “Morning”. Collabora inoltre con “Prima pagina” su Radio 3.

L’incontro alla Tenda offre dunque un’occasione preziosa per riflettere, lasciandosi guidare da una voce capace di intrecciare analisi, reportage e racconto. Come sempre, l’ingresso è libero e gratuito. Il programma completo degli appuntamenti è disponibile sul sito latenda.comune.modena.it e sulla pagina Facebook “La Tenda”.

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Ultimo aggiornamento: 10-12-2025, 14:12