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L’approvazione della delibera per l’adeguamento del sistema di scolo della Fossa Bernarda è stata preceduta dall’intervento di alcuni consiglieri.

Ad aprire il dibattito, per Fratelli d’Italia, è stato Franco Dario, che ha evidenziato come “solo in Commissione siano state fornite, su richiesta dei consiglieri, le osservazioni e controdeduzioni effettuate sull’intervento. Chiediamo che ci vengano fornite per tempo per metterci nelle condizioni di dare pareri consapevoli”. Tra queste, in particolare, il consigliere ha fatto propria “la richiesta del comitato ‘Alluvionati non per caso’, respinta per ragione di costi, di installare una pompa fissa di emergenza alimentata a motore diesel con partenza automatica in caso di black out elettrico, situazione che si è verificata di frequente in passato”. In dichiarazione di voto, la consigliera Elisa Rossini, ha ribadito l’importanza “che le delibere e tutti gli allegati pervengano ai consiglieri nei tempi previsti dal Regolamento: nel momento in cui riusciamo ad avere i documenti per tempo abbiamo l’opportunità di effettuare verifiche per fare domande in Commissione”. Rossini ha quindi annunciato l’astensione di FdI: “Il fatto che sia stata respinta l’osservazione che chiedeva un gruppo elettrico per il mantenimento in funzione delle pompe anche in caso di interruzione dell’energia elettrica – ha affermato – per noi è determinante per l’efficacia dell’intervento”.

Gianluca Fanti del Pd ha richiamato come, negli anni, il nodo idraulico della Fossalta sia stato oggetti di diversi interventi e che, con l’aumento dell’intensità degli eventi atmosferici quanto fatto non risulti sufficiente: “Viviamo in un territorio estremamente fragile – ha detto – che richiede continui interventi ed è importante che sia in fase di costituzione il tavolo tecnico permanente con Aipo per la programmazione degli interventi di messa in sicurezza del territorio”. Il consigliere ha poi ricordato la richiesta del Consiglio di una Commissione comunale alla presenza di Aipo e l’annuncio della Regione del raddoppio, nel 2025, dei fondi per la manutenzione dei corsi d’acqua. Fanti ha quindi ringraziato “i tanti volontari impegnati nelle attività di monitoraggio e interventi durante le emergenze”.

Paolo Ballestrazzi di Pri-Azione socialisti liberali si è detto “in imbarazzo a esprimere un voto in coscienza. Se questi lavori sono iniziati nel 2022 e procedono per stralci o hanno bisogno di un rattoppo, non si può dare un voto favorevole, quindi mi asterrò”. Il consigliere ha poi commentato che “una delle più grandi sciagure è quella del controllo del territorio idrogeologico attraverso la smobilitazione totale del magistrato per il Po, che controllava il bacino di sette regioni e di tutta la Pianura Padana: in mancanza di risorse adeguate non abbiamo mai avuto disastri come quelli degli ultimi 10 anni con Aipo”.

In chiusura di dibattito, l’assessore all’Ambiente Vittorio Molinari ha precisato che i lavori effettuati nel 2022, relativi all’arginatura, “non c’entrano nulla con l’intervento di oggi”. Molinari ha quindi sottolineato che “il coordinamento permanente richiesto ad Aipo, che ha visto l’adesione convinta degli enti interessati, ha come obiettivo anche sensibilizzare la politica perché i fondi siano adeguati alla realizzazione di progetti di lungo periodo. È necessario evitare di procedere a stralci, pianificare maggiormente e ottenere risorse per prevenire, non per riparare”. L’assessore ha quindi confermato l’impegno ad acquistare il gruppo elettrogeno per dare continuità al funzionamento della pompa anche in caso di interruzione dell’energia elettrica in caso di risparmi nell’intervento: “Se i tecnici ne riterranno l’utilità procederemo comunque all’acquisto ma, come è stato comunicato in Commissione – ha precisato – c’è comunque una possibilità meccanica di riattivazione di una o di entrambe le pompe attraverso un trattore agricolo”.

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Ultimo aggiornamento: 28-03-2025, 09:03