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Prende avvio con una settimana densa di iniziative il calendario delle celebrazioni per l’80° anniversario della Liberazione. Una rete di appuntamenti diffusi che, tra quartieri, scuole e spazi pubblici, invita la città a ricordare e a riflettere.

Lunedì 21 aprile al Parco Amendola dove alle 16 il Coro delle Mondine di Novi porta in scena “Fazzoletto Rosso”, uno spettacolo-concerto introdotto dallo storico Daniel Degli Esposti. L’iniziativa è promossa in collaborazione con il Quartiere 3.

A partire dal 22 aprile grandi manifesti – sei metri per tre – vengono affissi in diverse parti della città con l'obiettivo di ricordare e riflettere tramite un'installazione visiva costituita da fotografie d'epoca della liberazione di Modena che riportano i volti e la gioia dei protagonisti di quei giorni, partigiani, civili, militari degli eserciti alleati. Non solo: viene affissa anche la prima pagina del quotidiano L'Unità democratica che racconta la liberazione della città dal nazifascismo con lo storico titolo “Modena è libera”. I manifesti saranno visibili rispettivamente dal 22 e dal 24 aprile. Tutto il materiale fotografico è contenuto negli archivi dell'Istituto Storico di Modena.

Mercoledì 23 aprile la memoria si diffonde nelle strade della città con “Strade della Libertà”, iniziativa di Anpi Modena che prevede la deposizione di fiori nelle vie dedicate a partigiani e antifascisti. Alle 9.30, nel salone Corassori della Cgil, viene proiettato il docufilm dedicato a Gina Borellini, mondina, partigiana e parlamentare. Il regista Francesco Zarzana e Caterina Liotti del Centro documentazione donna dialogano con il pubblico. Sempre in mattinata, Savina Reverberi Catellani, figlia della partigiana Gabriella Degli Esposti, incontra gli studenti della scuola media Sola di San Damaso per un momento di memoria condivisa e partecipata. Partecipa l’assessora alle Politiche educative Federica Venturelli.

Giovedì 24 aprile si apre con un gesto simbolico: la piantumazione della rosa “Bella Ciao” presso le lastre commemorative di viale Molza. Alle 17.30 alla biblioteca Rotonda la scrittrice Raffaella Romagnolo presenta i suoi ultimi libri in dialogo con Elena Monari dell’Istituto storico di Modena.

Alle 18, nel chiostro della biblioteca Delfini, si inaugura l’installazione “Le parole della Resistenza”, con letture registrate di Ottavia Piccolo e testi di firme autorevoli tra cui Lella Costa, Nicola Gratteri, Pietro Grasso e il cardinale Matteo Maria Zuppi.

Alla stessa ora, alla Tenda, la Festa Resistente dà spazio alla musica con i Rebel e i live di Palea, Grida e Faccianuvola, mentre alle 20.30 in piazza Roma si parte per il trekking urbano “Nella lusinga di poter rivedere il sole”, un viaggio tra i luoghi della memoria a cura dell’Istituto storico e del Centro documentazione donna.

Dalle 20 alle 23, la Torre Ghirlandina è protagonista con la proiezione del video “I giorni della Liberazione”, realizzato con immagini inedite d’epoca dell’Archivio Famiglia Roganti.

Sabato 26 aprile alle 16.30 al Parco Amendola si esibisce la Banda Popolare dell’Emilia Rossa, mentre alle 19 in Sala Truffaut viene proiettato “Genoeffa Cocconi: i miei figli, i fratelli Cervi”, un documentario di Marco Mazzieri.

Domenica 27 aprile il “Pranzo della Liberazione” alla polisportiva Sacca offre l’occasione per ritrovarsi in convivialità. Il pomeriggio viene animato da “Brani di Resistenza” al Parco della Resistenza con canti, musica, giochi per bambini e stand.

Al Parco Amendola, alle 16, va in scena la narrazione-spettacolo “Modena Libera, Modena Partigiana”, mentre al Palazzo dei Musei si può partecipare a “Play Resistance”, un pomeriggio dedicato ai giochi da tavolo ispirati alla storia della Resistenza.

Fino a lunedì 28 aprile, nel chiostro della biblioteca Delfini, è inoltre possibile visitare la mostra “Sui pedali. 8 marzo 1945, l’assalto al salumificio di Paganine”, il racconto di una pagina poco conosciuta della Resistenza modenese, che vide protagoniste le donne.

Curata da Caterina Liotti, Metella Montanari e Stefano Ascari, la mostra è promossa dal Centro documentazione donna di Modena e dall’Istituto storico di Modena, in collaborazione con il Comitato provinciale per l’80° della Resistenza.

Un ruolo fondamentale nella trasmissione della memoria è infine affidato alle scuole. Anche quest’anno sono previste attività dedicate: dai percorsi didattici “Scuola Città”, disponibili online su mymemo.comune.modena.it, al tradizionale “Giro dei cippi e monumenti” nei diversi quartieri, in collaborazione con insegnanti e associazioni.

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Ultimo aggiornamento: 18-04-2025, 13:04