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Mercoledì 10 settembre alle 21 piazza Sant’Agostino si trasforma in un grande cinema all’aperto. Sullo schermo “Metropolis”, il capolavoro di Fritz Lang del 1927. Sul palco, quattro musicisti tra i più rappresentativi della scena indipendente italiana: Corrado Nuccini (Giardini di Mirò), Xabier Iriondo (Afterhours), Roberta Sammarelli (Verdena) e Karim Qqru (Zen Circus). Insieme danno vita a una sonorizzazione dal vivo che intreccia immagini e suoni, restituendo nuova intensità a un film che, nonostante i suoi quasi cento anni, continua a parlare al presente.

La serata rientra in “Soundtracks – musica da film”, il percorso di residenza artistica del Centro Musica di Modena che da quattordici anni offre a giovani artisti l’occasione di lavorare a contatto con musicisti affermati per esplorare il rapporto tra musica e cinema. Un progetto che ha permesso a molte generazioni di sperimentare la sonorizzazione dal vivo, l’improvvisazione sulle immagini e il dialogo tra il cinema muto e i linguaggi contemporanei.

L’appuntamento è gratuito. In caso di pioggia, la proiezione con musica dal vivo si terrà al Cinema Arena di viale Tassoni 8.

"Metropolis" ci conduce in una città del futuro dove la distanza tra chi governa e chi lavora sembra incolmabile. Nei giardini sospesi delle torri vive l’élite, mentre gli operai trascorrono le loro giornate nei sotterranei, sotto il peso delle macchine. Freder, figlio del potente Joh Fredersen, scende in quel mondo e ne rimane sconvolto. L’incontro con Maria, voce di speranza per gli oppressi, gli rivela una possibile mediazione tra le classi. Ma i tentativi di spegnere la rivolta affidandosi all’inventore Rotwang e a un androide dalle sembianze di Maria portano al caos. La storia, costruita su visioni potenti e allegorie morali, arriva a una conclusione in cui “il cuore” diventa il ponte tra “la testa” e “le mani”.

Con le sue scenografie monumentali e gli effetti innovativi, "Metropolis" resta una pietra miliare del cinema espressionista. Fu girato in un anno intero di riprese, con centinaia di migliaia di metri di pellicola e decine di migliaia di comparse. Un’impresa produttiva colossale che ancora oggi stupisce per la forza delle immagini.

Alla monumentalità del film, i musicisti rispondono con una partitura che mescola elettronica, chitarre e suggestioni sonore, pensata per accompagnare e amplificare la visione. Un concerto che dialoga con il linguaggio delle immagini, creando una inedita esperienza collettiva.

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Ultimo aggiornamento: 08-09-2025, 12:09