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Giovedì 25 settembre alle 19, nel giardino di Palazzo Coccapani d’Aragona, al civico 59 di corso Vittorio Emanuele II, è in programma il secondo appuntamento di “Morgante. Il giardino dei racconti”, un ciclo di incontri con l’autore curato da Beppe Cottafavi, nell’ambito dell’estate modenese. Protagonista sarà Paolo Nori, scrittore e traduttore parmense tra i più autorevoli conoscitori della letteratura russa, per accompagnare il pubblico dentro “Delitto e castigo” di Dostoevskij. Con la sua voce ironica, partecipe e immediata, Nori guiderà spettatori e lettrici in un viaggio appassionato nel romanzo forse più celebre dell’Ottocento russo, quello che consacrò definitivamente lo scrittore dopo la condanna a morte e l’esilio.

“Ieri ho finito di rileggere “Delitto e castigo”, mi ricordavo che alla fine Raskol’nikov si pentiva invece no, non si pente. Mi è piaciuto molto”, scriveva Nori nel 2020, in un post durante i giorni della pandemia. Da quella riflessione è nato “Sanguina ancora. L’incredibile vita di Fëdor M. Dostoevskij” (2021), libro di grande successo arrivato in finale al Premio Campiello. E proprio quell’eco ritorna oggi in scena: un percorso teatrale che porta “Delitto e castigo” nei teatri e che a Modena arriva nella forma dell’incontro.

Romanzo di colpa e redenzione, di passioni estreme e interrogativi morali, “Delitto e castigo” è un testo dove i personaggi più affascinanti non sono gli innocenti, ma i colpevoli. Ed è un romanzo che, come racconta Nori, sembra aver ferito e fatto “sanguinare” generazioni di lettori, anche quelli che in realtà non l’hanno mai letto.

Classe 1963, Paolo Nori si è laureato in letteratura russa e ha dedicato buona parte del suo percorso di scrittore e traduttore agli autori che più hanno segnato l’immaginario europeo: da Puškin a Gogol’, da Tolstoj a Čechov, da Bulgakov a Chlebnikov, fino naturalmente a Dostoevskij. Tra i suoi romanzi e saggi ricordiamo “Bassotuba non c’è” (1999), “Si chiama Francesca, questo romanzo” (2002), “ I russi sono matti” (2019), “Che dispiacere” (2020), “Sanguina ancora” (2021), “Vi avverto che vivo per l’ultima volta” (2023) e “Chiudo la porta e urlo” (2024).

Morgante, il titolo della rassegna, promossa dal Comune di Modena come ultimo evento della lunga estate modenese, rimanda al poema cavalleresco di Luigi Pulci (1481) e al prezioso esemplare quattrocentesco custodito proprio nelle sale di Palazzo Coccapani: un unicum al mondo, memoria viva della tradizione letteraria che qui trova una nuova stagione di narrazione.

Tutti gli incontri della rassegna sono a ingresso libero, fino a esaurimento posti. La libreria Ubik è presente con un banchetto di libri. In caso di maltempo, l’incontro si tiene presso la Sala Leonelli della Camera di Commercio, in via Ganaceto 134.

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Ultimo aggiornamento: 23-09-2025, 12:09