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Un gesto di omaggio e memoria, voluto dal sindaco Massimo Mezzetti, per celebrare la figura del primo sindaco di Modena libera e democratica, dopo il ventennio fascista e la tragedia della Seconda Guerra Mondiale.
Corassori nacque a Campagnola Emilia nel 1903, i suoi genitori erano braccianti agricoli. Dopo una breve militanza nel Partito Socialista si iscrive nel 1921 al Partito Comunista e, dopo essersi trasferito a Carpi, partecipa alla nascita della Federazione modenese.
Fu arrestato dai fascisti ben tre volte, l'ultima nel 1933 quando venne mandato al confino nell'isola di Ponza.
Dopo l'8 settembre 1943 partecipa alla lotta di liberazione come responsabile militare della provincia di Modena e dirigente della Federazione provinciale del Partito Comunista, poi come membro del Triumvirato insurrezionale dell'Emilia-Romagna. Il 22 aprile 1945, a poche ore dalla liberazione della città gli viene affidato l'incarico di sindaco, poi confermato dalle elezioni amministrative del 1946. Eletto deputato all'Assemblea costituente decide di rinunciare per fare il sindaco a tempo pieno e dedicarsi alla ricostruzione sociale e economica di Modena. Si dimise nel 1962 e scomparve nel 1965. I modenesi parteciparono in massa al suo funerale, come segno di affezione e riconoscimento.
L'iniziativa odierna che rendere omaggio alla memoria di Corassori vuole essere un momento di riflessione collettiva sulla storia della città e sull'importanza di non dimenticare le radici della nostra democrazia e libertà.
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Ultimo aggiornamento: 27-11-2024, 11:11