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Il Comune di Modena esprime profondo cordoglio per la scomparsa, all’età di 74 anni, di Michelina Borsari, figura di straordinario rilievo culturale e intellettuale, 'anima' e prima direttrice del festivalfilosofia, da lei ideato e guidato dal 2001 al 2016, e poi componente del Comitato scientifico del Consorzio che tuttora ne sostiene la realizzazione. La città perde una studiosa che ha saputo intrecciare pensiero e azione, rigore e passione, creando occasioni uniche di confronto pubblico e costruendo nel tempo una rete culturale riconosciuta a livello nazionale e internazionale.

L’edizione 2025 del festival, in programma dal 19 al 21 settembre, sarà dedicata alla sua memoria e avrà come tema la paideia, intesa come educazione e fondamento della comunità: un concetto che rappresenta al meglio il suo pensiero e la sua attività.

Il sindaco

Massimo Mezzetti

ha parlato di “una perdita dolorosa per l’intera comunità culturale, non solo modenese: Tutti la ricordano come colei che generò e sviluppò la straordinaria intuizione del Festival della Filosofia. Vorrei però ricordarla anche come la persona che, con tenacia e determinazione, non prive di spigolosità tipiche delle personalità volitive, volle inseguire e realizzare, con il concorso delle istituzioni, la nascita della facoltà umanistica a Modena. Michelina era una donna di enorme spessore culturale che ha saputo negli anni tessere una rete di relazioni che l’hanno resa un’interprete indiscussa della scena culturale nazionale e internazionale. Ebbi la fortuna di conoscerla più di trent’anni fa e le chiacchierate con lei non erano mai banali: mi colpiva sempre la profondità delle sue riflessioni, quel bisogno di scavare nel pensiero, esplorare i risvolti che un tema all’apparenza semplice poteva nascondere. Il suo lascito è un patrimonio di idee ma anche di realizzazioni concrete, una donna che mai ha perso la capacità di coniugare il pensiero all’azione culturale”

L’assessore alla Cultura

Andrea Bortolamasi

ha sottolineato l’impronta che Michelina Borsari ha lasciato sulla città:

“Modena le deve tanto. Anima e corpo del festivalfilosofia, a lei si deve non solo la guida, ma soprattutto l’idea: una piazza di pensiero che per tre giorni trasforma Modena in un’agorà aperta a tutti e tutte. La sua storia è un esempio di emancipazione femminile attraverso lo studio e la ricerca: figlia di una cuoca e di un rappresentante di pasta, nipote di contadini che leggevano i libretti d’opera nelle stalle, ha incarnato l’Emilia più autentica e popolare. In un tempo di pensieri brevi e istantanei, il Festival continua a offrire complessità e comunità: questo è il suo dono più grande. Grazie Michelina, da un modenese che ha avuto la fortuna di incontrarti nel suo cammino”.

Il presidente del Consiglio comunale

Antonio Carpentieri

ha infine ricordato come "con le sue intuizioni e il suo pragmatismo ha dato un contributo indispensabile per riportare la filosofia laddove è nata in origine, cioè nelle piazze, tra le gente, in una dimensione accessibile e comprensibile a tutti"

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Ultimo aggiornamento: 22-08-2025, 17:08