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È stato inaugurato, nella zona ovest della città in via Aldrovandi 61, l’“Ostello per l’Autonomia Aldrovandi 61”, una nuova struttura di accoglienza temporanea rivolta a lavoratori in condizione di fragilità sociale e disagio abitativo. Il progetto nasce da un partenariato pubblico-privato e rappresenta una risposta concreta a una problematica sempre più diffusa anche sul territorio modenese.

L’Ostello, gestito dall’impresa sociale Arca Lavoro di Porta Aperta, si sviluppa su una superficie di 300 metri quadrati ed è stato reso disponibile grazie alla collaborazione con l’imprenditore modenese Giancarlo Pivetti. Al suo interno sono presenti 20 posti letto, una cucina attrezzata, servizi igienici con cinque docce, una lavanderia automatica e spazi comuni funzionali all'autonomia abitativa. La struttura sarà seguita da uno staff di educatori professionali che accompagneranno gli ospiti nel percorso verso una sistemazione stabile.

Il progetto è il risultato di un avviso pubblico promosso dal Comune di Modena per coinvolgere il Terzo settore nella progettazione e gestione di servizi destinati a categorie sociali vulnerabili. Attualmente sono già sei le persone accolte e, nel corso dell’estate, è previsto il completamento dell’assegnazione di tutti i posti disponibili. Il profilo prevalente degli ospiti è quello di uomini adulti con un contratto di lavoro regolare ma privi di un alloggio accessibile.

L’iniziativa risponde a un’esigenza concreta emersa in città, dove non mancano situazioni di persone regolarmente occupate ma prive di una sistemazione abitativa dignitosa, spesso a causa di bassi salari o di difficoltà legate alla loro condizione sociale. L’incontro tra l’impresa sociale, il Comune e la disponibilità della famiglia Pivetti ha permesso di individuare e ristrutturare lo spazio oggi destinato a questa nuova funzione sociale.

I lavori di adeguamento dell’immobile sono stati realizzati da Arca Lavoro e Porta Aperta grazie al contributo di diversi soggetti del territorio: CBM Spa, Comune di Modena, Confindustria Emilia Area Centro, Coop Alleanza 3.0, Fondazione di Modena, Marazzi Group e la stessa famiglia Pivetti. Le spese di gestione dell’Ostello saranno sostenute attraverso il contributo degli utenti stessi, con l’obiettivo di garantire l’autosostenibilità economica del progetto.

L’apertura dell’Ostello “Aldrovandi 61” si inserisce nel più ampio quadro delle politiche abitative del Comune di Modena e rappresenta una nuova risorsa per il territorio, capace di offrire una risposta immediata a lavoratori in difficoltà, contribuendo al tempo stesso alla prevenzione di situazioni di marginalità.

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Ultimo aggiornamento: 19-09-2025, 11:09