Dalla Carta dei Servizi 3-6 (Partecipazione delle famiglie):
"I genitori hanno diritto, confermato dalla lunga tradizione della città, a partecipare alla vita della scuola, contribuendo attivamente alla formazione dei figli affidati all’Istituzione. Essi rappresentano il riferimento che dà solidità affettiva al bambino e allo stesso tempo contribuiscono, tramite il confronto con gli insegnanti, al diffondersi di una cultura dell’infanzia tesa al raggiungimento di obiettivi di crescita e di formazione condivisi.
L’intesa tra i genitori e la scuola favorisce la ricerca di una cultura collaborativa che esclude le deleghe e l’autosufficenza, ma ricerca modi, contenuti, valori condivisi che rendono maggiormente efficace e proficua l’azione educativa."
 
Famiglia e servizi sono centri di diversa responsabilità, uniti in un patto di solidarietà per una cultura comune sull’infanzia.
 
La partecipazione alla vita dei servizi avviene attraverso il confronto quotidiano con gli insegnanti e nei momenti programmati nel corso dell’anno scolastico:

  • assemblea
  • iniziative culturali
  • colloqui individuali
  • incontro di sezione
  • momenti di aggregazione

La "gestione sociale" rappresenta un ambito particolare della partecipazione nel quale il genitore è chiamato a rivestire un ruolo attivo di portavoce e rappresentante degli altri genitori; è coinvolto in processi decisionali che riguardano aspetti della vita della scuola d’infanzia e contribuisce alla soluzione di problematiche che via via si presentano alla discussione. La propria esperienza educativa assume anche una prospettiva sociale rispetto all’infanzia tutta.
Essere parte della "gestione sociale" significa dare valore al confronto, alla collaborazione, vuol dire prendersi cura di pezzi di lavoro e di responsabilità, svolgere una funzione di collegamento fra i genitori e fra questi e l’Amministrazione, in un percorso basato sulla trasparenza e sul rispetto reciproco.