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Il clima delle città, le città per il clima

Il progetto sul Clima delle Città è stato avviato dal Gruppo di Lavoro Città sostenibili del Coordinamento Nazionale Agende 21 Locali Italiane nel settembre 2007, a seguito della Conferenza Nazionale sul Clima, promossa dal Ministero dell’Ambiente. Il progetto ideato e realizzato, nell’ambito del Gruppo di Lavoro, dall’Ufficio Ricerche e Documentazione sulla Storia Urbana del Comune di Modena, grazie all’ampia rete di collaborazioni nazionali attivate, si è sviluppato e articolato dal 2007 al 2014.
Nel 2014 l’Associazione Coordinamento Nazionale Agende 21 Locali Italiane ha deciso di interrompere il sostegno ai gruppi di lavoro e modificare l’organizzazione delle proprie attività.
Il progetto sul clima delle città si è quindi concluso.
Sono qui raccolti molteplici materiali collegati alle iniziative svolte in numerose città italiane e in diversi contesti tra i quali: Terra Madre a Firenze, Ecomondo a Rimini, a Bologna, a Roma e ovviamente a Modena.
La sostanziale assenza nella Conferenza delle questioni del climate change in ambiente urbano, ha stimolato l’idea di colmare un vuoto di attenzione e di suscitare l’interesse nei governi delle città. Da rilevare che, a parte l’associazione ambientalista Legambiente, quasi nessun livello istituzionale si stava ponendo il rilevante legame tra città e cambiamento climatico; in particolare tra clima e pianificazione urbana e progetto di architettura, da tempo ambiti del lavoro culturale dell’Ufficio.
La proposta di approfondire e diffondere tra stakeholders e istituzioni tali argomenti ha trovato in Federico Oliva, allora Presidente dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, un appassionato interlocutore, poi attivo e acuto collaboratore del progetto. Da diversi anni il tema è affrontato da numerosi soggetti, oltre che dall’INU stesso.
Le città sono colpite dal cambiamento climatico, che produce effetti negativi sulla vita dei cittadini, e ne sono in parte causa. Nelle città si consuma gran parte dell’energia del settore civile e il traffico urbano concorre sensibilmente alle emissioni di gas serra. Comuni, province e regioni sono impegnati per fare città energeticamente più efficienti, con una migliore qualità ambientale. Nuovi assetti urbani e territoriali, edifici e infrastrutture a basso consumo di energia, aree verdi e l’adozione di tecnologie avanzate, mitigano le emissioni globali e l’inquinamento locale, favoriscono l’adattamento al cambiamento climatico, riducono i costi energetici di famiglie e imprese, migliorano il clima delle città.

Con la Conferenza di Bologna del Dicembre 2008, svolta con la collaborazione dell’INU e del Comune di Bologna, è iniziato un primo lavoro propositivo. L’integrazione delle azioni di mitigazione (riduzione delle emissioni) con quelle per l’adattamento (comfort climatico), è il tratto qualificante della proposta che il Coordinamento ha avanzato con la Carta delle città e dei territori d’Italia per il clima e poi con la stesura dei successivi Impegni, presentati alla Conferenza di Modena del 2 Aprile 2010, dedicata all’elaborazione dei Piani per il clima, previsti dal Patto dei Sindaci.
Il Gruppo di Lavoro Città Sostenibili ha scelto nel 2011 i problemi dell'adattamento delle città e dei territori ai cambiamenti climatici ovvero della resilienza delle città, quali nuovi focus delle agende 21 locali. Dall’aprile 2013 l'Unione Europea ha dedicato crescente attenzione all’adattamento e alle Resilient city, anche attraverso il finanziamento di progetti di ultima generazione e l'adozione di una Strategia di Adattamento al Climate Change.