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Dispensario Antitubercolare Provinciale

via A. Fontanelli 23

1941

Ufficio Tecnico Provincia di Modena

 

L’edificio è destinato a Dispensario antitubercolare, laboratori d’igiene e profilassi e ambulatori di medici condotti. Realizzato nel 1941 presenta i caratteri degli edifici pubblici assistenziali dell’ultimo periodo dell’amministrazione podestarile caratterizzati da uno stile fascista tra il littorio e il razionalista che, non solo a Modena, si manifesta in forme che abbandonano la ricerca retorica e stilistica, per adattarsi semplicemente alle loro funzioni “civili”. Lo testimoniano la sede della Opera Nazionale Maternità e Infanzia in via Jacopo Barozzi, la cui forma risente della precisa collocazione e particolarità del lotto, progettata sei anni prima dall’ ingegnere Enrico Balugani o il Gruppo Rionale Fascista XXVI Settembre di Mario Guerzoni o, ancora, il Liceo A. Tassoni coevo al Dispensario, che presenta diretti riferimenti formali alle due ultime opere citate. Dal GRF riprende senz’altro il semplice, quasi astratto, porticato d’angolo composto da esili pilastri e una trave di colmo semicircolare, che segna l’angolo creato dall’arretramento della torre rispetto al piano di facciata dell’edificio principale e raccorda i due volumi. Del liceo, invece, si riconosce il dialogo tra i semplici volumi scatolari e i piani trattati con semplici partiture di facciata e diversità di materiali, dal travertino al mattone faccia vista. Spicca l’elemento segnaletico urbano della torre, a marcare la valenza pubblica dell’edificio nel contesto della città, presente con diverse dimensioni in numerosi edifici dell’epoca e nei due suddetti. Il porticato e una diversa configurazione delle finestre del lato nord della torre sono varianti introdotte quasi contestualmente alla presentazione del primo progetto del maggio 1938.

Prospettiva assonometrica su viale A. Fontanelli relativa al “Progetto per la costruzione deldispensario e del laboratorio di igiene e profilassi” ,1938. Archivio della Provincia di Modena, Atti dell’Ufficio tecnico provinciale relativi alle pertinenze, stabilimenti e proprietà, Serie Edifici vari (1859-1959), b. 35 . (Foto P. Pugnaghi)

Come l’istituto scolastico, anche il Dispensario viene progettato dall’Ufficio Tecnico Provinciale, allora diretto dall’ingegnere Renzo Bertolani, per conto del Consorzio Provinciale Antitubercolare. La scelta di una localizzazione centrale riprende l’ipotesi, di dodici anni precedente, di collocare l’insieme delle funzioni in una unica struttura nei pressi di Piazza d’Armi, non distante quindi dall’Ospedale Civile Sant’Agostino e dall’ex Foro Boario, dove erano state confinate sino ad allora le funzioni. Ipotesi non realizzabile e che impose una localizzazione diversa.

Vista attuale d'angolo corso C. B. di Cavour e viale A. Fontanelli (Foto V. Bulgarelli)

La lunga vicenda della costruzione del Dispensario è costellata di diverse ipotesi progettuali, non concretizzate. Nel 1927 viene elaborato dall’Ufficio Tecnico Provinciale un ambizioso progetto per la realizzazione del Dispensario nei pressi dell’Ospedale B. Ramazzini, già destinato alla cura delle malattie contagiose e in particolare della tubercolosi. Nel 1929 il progetto, sensibilmente ridimensionato è nuovamente approvato e viene acquistato il terreno di proprietà dell’Amministrazione Provinciale in “Borgata Lenzi”. Questo progetto disegna il volume del corpo di ingresso con una forte presenza architettonica, composta da un portico con sovrastante loggiato, che rende il fronte molto permeabile e caratterizzato dalla sequenza di pilastri e pilastrini in cemento armato con capitelli e chiavi di volte leggermente decorati, tipici del linguaggio ingegneristico dell’epoca, con richiami decorativi liberty. Qualche anno prima (1926) viene elaborata, sempre dall’Ufficio Tecnico della Provincia, per lo spazio urbano di via A. Fontanelli, sul lotto d’angolo con corso C. B. di Cavour messo a disposizione dal Comune di Modena, al margine occidentale del centro storico, una soluzione del tutto diversa espressa in un linguaggio architettonico umbertino, accantonata dieci anni dopo a favore di una opzione più contemporanea. Questo conferma la versatilità e la varietà di approcci e di apporti delle strutture progettuali degli uffici tecnici locali.

 

Veduta prospettica relativa al “Progetto di Istituto centrale antitubercolare e di Igiene sociale da erigersi in Modena a cura dell’Amm.ne prov.le. 2 aprile 1926.” Archivio della Provincia di Modena, Atti del Settore assistenza e sanità (1906-1985), b. 209, fasc. 9. (Foto P. Pugnaghi)

Realizzato nel medesimo luogo nel 1941 l’edificio presenta una pianta che si definisce per una forma a ”C”, ottenuta verso nord dall’arretramento della torre e sul lato opposto da un avancorpo del volume principale sporgente verso il retro. La facciata è risolta da una semplice superficie che risulta in lieve aggetto rispetto ai volumi laterali. Questa si caratterizza per un’estrema semplicità data dall’intonaco, dall’impaginato simmetrico, dalla regolare sequenza di finestre incorniciate da lastre lapidee ai lati e intervallate da inserti in mattoni faccia a vista al centro. L’ingresso è caratterizzato da una scala che supera il dislivello dettato dal piano seminterrato sottostante, che conduce ad una vetrata a tre ante inserita nello sfondato dato dalle strombature delle pareti laterali rivestite in marmo e sormontata da una spessa cornice in marmo grigio. Come detto, a questo volume fa da contrappunto quello della torre in mattoni faccia a vista, ad eccezione del basamento in intonaco, forata dalla porta di ingresso anch’essa sopraelevata e da quattro finestre circolari, una per piano, che introducono elementi del linguaggio navale presenti nelle esperienze d’avanguardia del periodo.

Dal 1996 il Dispensario entra a far parte delle strutture dell’Azienda Sanitaria come sede dell’Arpa.

 

Scheda a cura di Matteo Sintini con il contributo di Vanni Bulgarelli.

 

Fonti archivistiche e bibliografiche

Archivio Storico Comune di Modena, Fondo Ornato Particolare 1929/30
Archivio Storico Comune di Modena, Fondo Ornato Particolare 1938/
Archivio della Provincia di Modena, Atti dell’Ufficio tecnico provinciale relativi alle pertinenze, stabilimenti e proprietà, Serie Edifici vari (1859-1959), b. 35.

Archivio della Provincia di Modena, Atti del Settore assistenza e sanità (1906-1985), b. 209, fasc. 9

V. Bulgarelli e C. Mazzeri a cura di, Città e architetture. Il Novecento a Modena. Modena, Franco Cosimo Panini Editore, 2012.
L. Montedoro, a cura di, La città razionalista. Modelli e frammentiUrbanistica e architettura a Modena 1931-1965. Modena, RFM Edizioni 2004.